IL SILENZIO,
COMPLICE DI UN GENOCIDIO
Nel silenzio assordante della comunità internazionale e delle nostre istituzioni, nella complicità di chi osserva e non agisce, gli orrori della storia si stanno ripetendo. Un intero popolo sta per essere sterminato.
non in mio nome
In veste di artista ho scelto di esprimere il mio dissenso proponendo in ogni mia esposizione un’opera a tema per denunciare il genocidio in atto del popolo palestinese.
Desidero condividere questa mia scelta invitando tutti gli artisti delle arti visive, pittori, fotografi, illustratori, grafici, scultori, videoartisti, a unirsi a me: “Create ed esponete una vostra opera su questo tema, esponetela in ogni manifestazione artistica alla quale parteciperete, fate sentire la vostra voce, esprimete così il vs dissenso”.
Questa gallery ospiterà tutte le opere che vorrete condividere diventando un manifesto di denuncia di questo crimine. Da sempre l’arte è chiamata a stimolare riflessioni e nuove consapevolezze. Arte e politica non sono separate, l’artista prende posizione, la manifesta e si mette al servizio di un possibile cambiamento. Ogni artista, con la propria platea può fare la sua parte.
L’obiettivo finale sarà col tempo di trasformare questa raccolta virtuale in un’esposizione fisica per finanziare i bisogni di questa popolazione stremata.
E’ TARDI,
ma mai troppo per esprimere il proprio dissenso,
l’indifferenza alimenta i crimini.
PER CHI ANCORA NON VUOLE CHIAMAMRE I FATTI COL IL NOME CORRETTO
Amnesty International ha indagato sulla condotta di Israele a Gaza e le prove che ha raccolto e analizzato forniscono una base sufficiente per concludere che Israele sta commettendo un genocidio a Gaza dopo il 7 ottobre 2023.Tra ottobre 2023 e luglio 2024 Israele ha commesso atti vietati dalla Convenzione sul genocidio e lo ha fatto con l’intento specifico di distruggere la popolazione palestinese di Gaza. Questi atti comprendono uccisioni, gravi danni fisici e mentali e la deliberata inflizione di condizioni di vita calcolate per causare la sua distruzione fisica.
Dopo oltre 21 mesi di crimini di guerra commessi dall’esercito di Tel Aviv nella Striscia di Gaza, sono adesso le stesse ong israeliane a parlare esplicitamente di genocidio per descrivere l’immane massacro della popolazione palestinese orchestrato da Benjamin Netanyahu. Su tutte, è B’Tselem a inchiodare le autorità dello Stato ebraico alle proprie responsabilità, attraverso un elenco delle gravissime violazioni compiute ai danni dei gazawi sin dall’ottobre 2023.
